In questa intervista vi voglio parlare di Martina di The Uovo.
È una ragazza dalla delicatezza e sensibilità spiccate. Vi porto nel suo mondo fatto di disegno, musica e un’amica a 4 zampe.
“All’Università per un esame mi venne chiesto di raccontarmi come se fossi un brand o uno studio, io scelsi di raccontarmi come “Uovo Studio, ci sbattiamo per voi.” Quando decisi di mettermi in proprio, nel 2020, mi tornò alla mente quell’esercizio, ma essendo da sola optai per The Uovo.
The Uovo siamo io e Kiwi, la mia socia a quattro zampe. The Uovo è un progetto di illustrazione nato durante il primo lockdown, che ha trovato la sua vera identità più o meno un anno dopo, quando ho capito che tutto quello che decidevo di illustrare prendeva vita dalla musica.
Mi piace definirlo un “cassetto virtuale” dove conservo ricordi, parlo di amore, amicizia, momenti di vita quotidiana, un cassetto pieno di emozioni illustrate”.
“Mi piace pensare alle mie illustrazioni come a una carezza in una giornata no, in un momento di lontananza da qualcuno, a un abbraccio in un mondo che per molti a volte è davvero crudo.
Sono per fortuna, ma a volte purtroppo, una persona molto sensibile; nella vita ho litigato tanto con questa sensibilità e spesso l’ho nascosta. Ora con le illustrazioni ho imparato che essere sensibili va bene e ne sono molto felice”.
Trovare il proprio stile
Martina ha uno stile riconoscibile a colpo d’occhio: le ho chiesto se l’ha trovato studiando e provando, oppure se è stato lui a trovare lei, quasi come un colpo di fulmine.
“Grazie, è molto bello sentirti dire questa cosa. Davvero bello. Lo stile l’ho trovato, disegnando tanto. Mi succedeva di pensare: “mmm bello, ma non sono io al 100%”, probabilmente perché ero all’inizio, ero molto influenzata da quello che facevano i miei colleghi e forse avevo anche troppo tempo per guardare i social.
Quando abbiamo ricominciato a poter uscire e ho iniziato a confrontarmi con gli amici, ho capito che cosa dovevo fare: pensare di più, ascoltare più musica e guardare meno gli altri.
I colori, invece, sono sempre stati parte di me. Sono colori che mi rilassano. Sono i colori che più mi piacciono quando li trovo in natura.
Utilizzo principalmente l’ipad, quindi disegno digitale, però mi piace molto sperimentare. Quando avrò una casa più grande, sicuramente tornerò a fare qualcosa in xilografia. È sempre stata la mia passione”.
La musica che dà senso
“La musica non mi lascia proprio mai. È sempre stata con me e mi ha aiutato tantissimo nella mia vita, a stare bene, ma anche a stare male, perché come dice Brunori “il dolore serve proprio come serve la felicità”.
Non è semplicissimo da spiegare, ma quando ascolto alcune canzoni è proprio come se la mia testa iniziasse a scrivere una storia e non riesco a fermarla. E ogni volta che la riascolto, la storia è sempre quella, quindi decido di illustrarla! Perciò, direi di sì, nessuna illustrazione avrebbe lo stesso senso se non fosse anche ascoltata”.
“Genuina, sì direi genuina. Con i suoi pro e i suoi contro, come tutto. Non sono mai riuscita a non essere sincera e spesso ne ho anche pagato il prezzo.
A volte ti viene richiesto di mascherare alcune emozioni, alcune risate, di non dire sempre tutto, perché non è consono, non si fa, non sta bene, però si perde di vista quanto sia bello ascoltare un bambino che parla, con la sua totale sincerità. Dovremmo essere tutti un po’ più bambini, non credi?”
Grazie Martina per la tua freschezza e le tue “carezze” in giro per il mondo! ✨
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