
Oggi vi porto in Toscana, da Serena de Il Giardino di Vetro 🌱😊
Nel laboratorio verde di questa ragazza super appassionata e creativa. Serena si occupa di piante, fiori e delle loro dimore!
“Piacere!! Mi chiamo Serena, sono una classe 1991 e vivo a Pistoia, in Toscana!
Da bambina dicevo sempre che avrei voluto diventare fioraia o veterinaria e questo mi ha fin da subito portata a seguire studi attinenti al verde, alla natura e agli animali (ho frequentato il corso di studi in Scienze Faunistiche a Firenze).
Dopo diversi anni passati però nella ristorazione, ho deciso di apportare un cambiamento nella mia vita, volevo ritrovare quel contatto con la natura che mi ero da sempre portata dietro.
Ho iniziato a coltivare un hobby: inizialmente riciclavo lampadine fulminate, facendole diventare dei piccoli vasi sospesi con piante in idroponica. È da qua che nasce il nome ed il logo del brand, Il Giardino di Vetro.
La lampadina rappresenta sia quella lampada “svuotata” e trasformata in vaso, sia l’idea, ovvero quella luce che si accende quando qualcosa ti balena per la testa e vuoi portarla avanti!
Allo stesso tempo, è iniziato l’interesse per i terrariums e i kokedama, un modo diverso di vedere, curare e gestire il verde!”

Non arrendersi…
“Questa nuova passione richiedeva molto tempo. Inizialmente, la gestivo con molta fatica, portando avanti anche il lavoro nella ristorazione. Ad un certo punto, però, ho capito che avrei dovuto fare una scelta. Così ho deciso di licenziarmi e provare a portare avanti questa piccola grande impresa, dedicandole il 100% del mio tempo, corpo e mente.
A marzo 2020 ho aperto partita iva e mi sono stabilita nel laboratorio attuale, ma dopo 10 giorni la pandemia ha preso il sopravvento. Mi sono sentita sprofondare! Ma non mi sono arresa e se vogliamo guardare il lato positivo, questi mesi rinchiusi in casa mi hanno permesso di potermi dedicare alla creazione dell’e-commerce (www.ilgiardinodivetro.it) grazie al quale ho potuto comunque portare avanti il mio lavoro spedendo in tutta Italia”.
“Laboratorio creativo per piante senza dimora”
“Il motto rispecchia un po’ come mi sono sentita inizialmente quando ho cominciato ad avvicinarmi a questo nuovo lavoro: ero completamente persa, avevo fatto un bel salto nel vuoto!
Allo stesso modo, rappresenta la dimora della pianta (il vaso) che viene eliminata per essere sostituita dal rivestimento in muschio. È così, infatti, che vengono realizzati i Kokedama.
Questa tecnica mi ha fin da subito affascinato, soprattutto perché ha tre grandi caratteristiche interessanti: è totalmente ecologica, è facile da mantenere e risparmia il quantitativo d’acqua da somministrare solitamente ad una pianta”.
Bellissimo, no? 😍
Ph.: @tomacinematographer



Serena esprime grandissima attenzione e cura per le piante, il verde e tutto ciò che riguarda la Terra.
“È senza dubbio importante che ognuno di noi si impegni quotidianamente, nel proprio piccolo, a compiere azioni il più possibile sostenibili per la terra e l’ambiente! Ogni azione è importante e spesso basta poco! Per dire, se avete voglia di mangiare un frullato di frutta, evitate di comprare le confezioni già pronte, basterà comprare la frutta desiderata e ricavarne la polpa nel frullatore!! Sembra banale ma non sempre ci facciamo attenzione 😊
Per questa tematica, esistono diversi canali Instagram d’ispirazione. Tra i miei preferiti in assoluto c’è @autoproduco: Elisa è fantastica, si impegna ogni giorno e dà consigli utilissimi su come essere sostenibili al 100%!”


“Sia i terrarium (soprattutto) che i kokedama sono adattissimi per tutti, anche per persone con pollice medio-nero.
I terrarium hanno la capacità di gestirsi in autonomia grazie al fatto che sono chiusi all’interno del recipiente di vetro da un tappo di sughero. Basta tenerli in casa, dove la luce arriva diffusa nella stanza (mai diretta) per vedere svilupparsi un vero e proprio micro-cosmo in cui tutti gli elementi prodotti vengono riutilizzati in un circolo continuo (come nell’atmosfera!) e dove anche l’acqua viene prodotta sotto forma di condensa.
Per questo non hanno necessità di essere annaffiati (una volta l’anno può succedere!).
I kokedama sono leggermente meno autonomi poiché hanno necessità periodica di essere immersi in acqua quando la pianta ha visibilmente sete. Qualsiasi pianta può essere trasformata in kokedama da esterno o da interno e, per la scelta, consiglio sempre di decidere anticipatamente dove questo debba essere posizionato. E’ chiaro per esempio che una maranta kokedama non potrà essere messa nel gazebo in giardino con il sole e il vento che la aggrediscono!”
Grazieee, io non ne sapevo proprio nulla. E voi?

“Può forse sembrare strano (o a tratti scontato) ma credo che l’aggettivo che più mi rappresenta sia proprio il mio nome, Serena”.
Direi fantastico! 😍
Grazie Serena per questa ventata d’aria fresca e per averci svelato aspetti curiosi e nascosti del mestiere che svolgi con Il Giardino di Vetro.
Credo che si debba apprezzare ogni forma di vita, anche la più piccola, prendendocene cura ogni giorno! ✨
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