
Camilla di Pollice Nero è un mix fra designer, intagliatrice, artista… crea e dipinge piante e fiori perenni.
Siamo nelle campagne toscane, per farvi conoscere questa ragazza a dir poco brillante e magnetica!
“Neanche io so definirmi in realtà 😬
Quindi diciamo che non lo faccio, così, per rimanere quello che sono.
Non ho studiato arte, me ne sono pentita, ma forse è stata la mia fortuna. Ho imparato sperimentando, prendendo a braccetto la curiosità, passando su ponti traballanti. Lì mi sono concessa di oscillare come fa un equilibrista.
Non si è mai troppo saldi in qualcosa, o forse non lo si deve essere per far fluire la creatività.
La verità non è perfetta, e questo vorrei dirlo e dirmelo ogni giorno”.


Eccomi
“Un incontro di passioni. Quella per la pittura, la lavorazione del legno e la botanica.
Un giorno, le ho messe insieme e ho sentito qualcosa di speciale, che a spiegarlo somiglia ad un brivido: quella sensazione che si prova in un momento di Felicità.
Inizialmente, il mio nome era “T-Chem” che stava per: “things of chem”, le cose di Camilla. E quelle “cose” effettivamente sono state tante, prima di arrivare ad oggi, tutte fondamentali alla mia crescita.
Ma T-Chem era difficile da pronunciare, quella H mannaggia a lei era un po’ un ostacolo. Quando decisi che era il momento di cambiare nome, mi sono arrovellata il cervello per trovarne uno che mi somigliasse, che fosse chiaro e leggibile senza intoppi.
Credo di aver provato qualsiasi tipo di scioglilingua, cercato tra i significati dei fiori e delle piante, senza però raggiungere mai quell’effetto WOW, da mollare la penna e dire: “eccolo, eccomi!”
Poi è successo che, durante le varie mostre e mercati, le persone incuriosite dalle mie piante esclamassero: “queste sono perfette per me che ho il pollice nero!”
Eccolo, eccomi: POLLICENERO!
È andata così!” 🌱


<<Il “per sempre” di cui parlo>>
“Ci sono inesauribili colori nella natura che parlano di stagioni, di cambiamenti, di luoghi da visitare. Sfumature di vita che provo a raccontare attraverso le forme più semplici e più incredibili che l’occhio possa accogliere e trasformare.
Nel mentre, ogni pennellata dice qualcosa anche di me.
Vorrei trasmettere il desiderio della scoperta, la bellezza del saper attendere, facendo. Il fatto che ci si possa stupire di qualcosa di vero e vivo seppure immobile.
“Chi ha detto che niente è per sempre ha detto una bugia”: è il mio motto. Le mie piante non muoiono mai e questo è un dato di fatto.
E forse è la spiegazione più semplice.
Ma quello che mi piacerebbe, davvero, è che le mie opere possano essere in qualche modo tramandate. Come si fa con qualcosa di prezioso, come la coperta della nonna, come un ricordo o una storia da raccontare.
Questo è il “per sempre” di cui parlo”.
Io trovo tutto ciò molto poetico, e voi? ✨🌱🌿

Il posto del cuore di Pollice Nero
“Scarperia, un bel paese della zona del Mugello, a 30km da Firenze, in campagna.
Una strada bianca scorre tra campi di mais e, girata la curva, si trova il mio laboratorio. Una vecchia rimessa a sassi e mattoncini, in mezzo al giardino, con vista sulle montagne.
È qui che lavoro, dove manca tutto e c’è l’essenziale. È il mio posto del cuore, mi ci perdo e mi ci trovo”.


“Petaloso.
Perché ha in sé l’ingenuità dell’origine di questo aggettivo.
Perché somiglia ad una Margherita quando giochi a “m’ama non m’ama”.
Perché è divertente e mi fa sorridere.
Perché è “oso” e, quindi, abbondante di sentimenti e di ore”.
Grazie Camilla, ci hai trasportato un po’ più in là!
Mi hai trasmesso una carica pazzesca e grande gioia…
Grazie di ❤️

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