
Lei è Ilaria di Ilaria Bonardi Jewels
Oggi vi porto con me a Vigevano, in provincia di Pavia, per presentarvi una ragazza super creativa e determinata!
Ha aperto il suo laboratorio qualche anno fa e depositato anche un marchio che identificasse e tutelasse una delle sue creazioni.
Lei è una designer orafa, unisce lavorazioni all’avanguardia a tecniche antichissime, mette mani e cuore in ogni gioiello.
“Mi chiamo Ilaria, sono nata nel 1991, e sono una designer orafa.
Significa che non mi occupo solo della progettazione ma anche della realizzazione dei miei gioielli.
Ho aperto la mia attività nel 2018. Dopo alcuni anni di lavoro nel settore, non mi sentivo appagata dal mio lavoro da dipendente, così ho deciso di aprire la mia attività”.
Ph.: @phevagusella

Modernità e saperi antichi
“Essere un artigiano nel 2021 significa unire tecniche antichissime a lavorazioni all’avanguardia, come usufruire della stampante 3D per realizzare modelli che andranno poi fusi attraverso la tecnica della fusione a cera persa, una tecnica antichissima.
La fusione a cera persa è, appunto, una tecnica molto antica che permette di ottenere l’esatta copia di un gioiello modellato in cera (a mano o in 3D) in metallo prezioso.
E’ la tecnica che prediligo per la realizzazione dei miei gioielli perché mi permette di sperimentare sulla cera, un materiale più economico (rispetto al metallo prezioso) e capire esattamente come verrà il gioiello appena fuso. Senza contare il fatto che è una tecnica incredibile dal punto di vista della precisione”.
Ph.: @unusualbokepictures

Il passaggio di mano in mano: lavoro all’unisono
“Un gioiello nasce dopo un lungo processo di realizzazione, che va dalla progettazione, alla fusione, alla lucidatura, l’incassatura e, quando richiesta, l’incisione.
Alcuni di questi passaggi sono realizzati da figure specializzate che si occupano solo di una determinata fase della realizzazione: questo è il caso del fonditore, dell’incisore e dell’incassatore, che contribuiscono a rendere ancora più prezioso un gioiello, perché è grazie anche alle loro mani che questo viene realizzato in maniera perfetta.

Ovviamente, il lavoro a monte deve essere progettato e realizzato altrettanto perfettamente, altrimenti anche solo uno di questi passaggi non sarà esattamente come sperato.
Il passaggio di mano in mano del gioiello rende il processo di realizzazione lungo ma speciale!”
Adoro questa cosa del passaggio di mano in mano… non sempre si può o si riesce a fare tutto da soli, ecco allora che il lavoro di squadra aiuta a rendere alcune creazioni possibili, dando ognuno il proprio valore aggiunto.
“Città tra le Dita”: un marchio depositato
“La mia linea di gioielli principale è Città Tra Le Dita.
È una collezione di gioielli, soprattutto anelli, che riportano la cartina di una determinata città, quartiere o posto del cuore, che si vuole portare sempre con sé.
E’ una collezione a cui sono molto legata, perché è nata per caso ed è cresciuta con me.
Mi ha permesso di abbandonare la strada “sicura” di un lavoro a tempo indeterminato per aprire un’attività tutta mia.
Il primo anello, Milano, è nato nel 2016. Volevo trovare il modo di indossare la città in cui avevo studiato, in cui stavo lavorando e che mi stava formando come artigiana.
Volevo realizzare un gioiello semplice, senza finire nello stereotipo del souvenir, volevo che fosse qualcosa di speciale.
Così all’improvviso mi è venuta l’idea di utilizzare la texture della mappa della città: mi è sembrata un’idea perfetta perché permetteva di indossare in “segreto” un luogo, poiché la mappa può sembrare un disegno astratto per chi non la conosce bene”.
Ph.: @phevagusella


“Le prime Città Tra Le Dita sono stati i miei viaggi e poi man mano amiche o conoscenti mi hanno chiesto di realizzare i loro “posti del cuore”, finché il lavoro dietro alla collezione è diventato troppo e ho deciso di lasciare il lavoro da dipendente in una gioielleria.
Ho deciso di depositare i modelli della collezione perché quando ho aperto la mia attività, mi sono resa conto di quanto fosse in realtà saturo il mercato. La mia idea mi sembrava buona e non volevo rischiare che qualcuno potesse “rubarmela”: così ho deciso di tutelarmi.
Ho chiesto a un’amica avvocato in che modo potessi farlo e mi ha indirizzata ad uno studio che si occupava solo del deposito di marchi e brevetti. Non avendo alcuna competenza in quel campo, mi sono affidata direttamente a loro.
E’ un investimento molto impegnativo a livello economico, ma posso ritenermi soddisfatta perché so che questa collezione è totalmente mia”.
Ph.: @unusualbokepictures

Grazie Ilaria per averci raccontato la passione e professionalità che metti in Ilaria Bonardi Jewels!
Hai un sacco di grinta ed energia creativa, trasmetti passione e forza di credere nelle proprie possibilità! ✨
Ph.: @phevagusella

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